mercoledì 3 luglio 2013

La torta che sa di infanzia e..non ho più sedici anni!

Anni, età, tempo.
Cose che fanno riflettere.
Dieci anni fa avevo sedici anni. Ero diversa.
Avevo ciocche di capelli fucsia, mi vestivo di nero,
giuravo che avrei sposato Kurt Cobain (anche se era già morto).
Portavo una grossa e pesante catena attaccata ai jeans,
e le Doctor Martins con i lacci colorati.

Oggi di anni ne ho ventisei (ma la mia mente continua a dire ventisette.
Chissà poi perché).
I capelli non li ho più fucsia, ho variato su un rosso henné.
Non ho sposato Kurt Cobain (che, ci scommetto, le verdure le avrebbe mangiate!).
Anche il mio abbigliamento è cambiato,
le Doctor Martins sono state rimpiazzate dai tacchi,
e sono più contenta del mio fisico (ma a 16 anni chi lo è?).

"E' normale" ho sempre pensato
"Dai sedici ai ventisei anni si cresce,
si matura, cambiano i gusti, gli interessi..."
Poi arriva lei.
L'amica dei tempi andati.
Quella delle prime sigarette di nascosto, delle prime ribellioni,
quella con cui condividevo gli interessi, le polemiche,
il modo di fare e di vestire.
Rivedersi dopo tanti anni.
Si parla tanto dell'inutilità di Facebook,
ma per ritrovare vecchie amicizie è un ottimo strumento.
Ci diamo appuntamento a Milano,
mi presento con la mia polo preferita e un paio di jeans.
Lei si presenta in total black,
con lo stesso stile di dieci anni prima.
Mi guarda e mi dice
"Eh ma sei cambiata troppo".

Forse avrei dovuto irritarmi,
magari rispondere male,
ma la verità è che sono settimane che rido per questa cosa.
E...beh...forse c'è un motivo se certe persone si perdono di vista...


Un dolce ribelle,
decisamente non "ordinario" come pare sia diventata io...
ma buono e dal sapore di infanzia.
Non un semplice pane burro e marmellata,
ma una sua evoluzione.
E voglio vedervi a dire "eh ma è cambiato troppo!"...



Torta al pane burro e marmellata
(dell'Arabafelice)
per un piccolo stampo da plumcake da 10x20cm

  • 8 fette di pancarrè senza glutine (per me 16 fette Nutrifree che sono più piccole)
  • 250 g marmellata a scelta (per me di lamponi Rigoni di Asiago)
  • 4 uova + 1 tuorlo
  • poco burro
  • 60g zucchero
  • 430 ml latte
  • 180 ml panna fresca
  • estratto di vaniglia (un cucchiaino)
  • un pizzico di sale
Imburrare leggermente le fette di pane e passarle per qualche minuto sotto il grill finché non si saranno un po' tostate.
Foderare lo stampo con della carta forno (io me ne sono dimenticata :P ma il dolce si è staccato comunque senza difficoltà...quindi vedete voi...) e versare sul fondo la marmellata.

Tagliare le fette a metà (io non ho dovuto perché le mie erano già alte la metà) e regolarne i bordi in modo da farle entrare nello stampo come nella foto.
In un pentolino scaldare il latte con la panna e la vaniglia. Lasciare raffreddare e mescolare in una ciotola a parte le uova, il tuorlo, lo zucchero e il sale. Unire anche il composto di latte e panna raffreddato e mescolare bene. Versare piano piano il composto sulle fette di pancarrè nello stampo (può sembrare tanto, ma va versato tutto. Se si riempie aspettate per qualche minuto che venga assorbito e continuate).
Lasciar riposare per 30 minuti a temperatura ambiente.
Cuocere a forno preriscaldato a 180° per circa un'ora (nel mio 70 min) coprendo eventualmente con un foglio di alluminio nel caso dovesse scurirsi troppo.
Lasciar raffreddare nello stampo (dovrebbe sgonfiarsi un po') senza toccarlo. Una volta freddo passare una lama tra il dolce e lo stampo per staccarlo bene e capovolgerlo su un piatto.

Voglio assolutamente provarlo anche con il lemon curd!!!!





5 commenti:

  1. C'è sempre un motivo per cui ci si perde di vita.."ci pensa il destino mi ha detto così".Sai io a quattordici ero una dark impenitente con borchie e teschi dappertutto,ciocche verdi e i miei amati Cure alle orecchie.Erano le prove generali,una disperata (come solo a quell'età lo può essere) ricerca di identità.Poi si evolve,si cambia...si cresce.Portando sempre con sè quello che si è stati.
    Mi piace questa torta Sara Cara.Ti abbraccio forte.
    Monica

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    1. Proprio vero, erano le prove generali!
      Non rinnego tutte le follie e le stupidaggini di quell'età (anche perché non sarei la persona che sono ora senza), ma è giusto evolversi.
      Sono felice di essere cambiata, di essere (spero) maturata, sebbene in fondo sia rimasta la stessa persona. Se a qualcuno non piaccio, o non vado più bene...beh..me ne farò una ragione!!!
      un abbraccio
      sara

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  2. Innanzitutto auguri!!!
    Concordo che una naturale evoluzione sia fisiologica...il fatto che non avvenga un tantino preoccupante, a mio avviso ;-)

    Grazie per aver provato questo dolce, rubo il suggerimento del curd per il prossimo esperimento!

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    1. Grazie a te Stefania per l'ottima ricetta. Sei sempre una garanzia di successo!!!
      un abbraccio
      sara

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  3. Sara, bravissima! Era nei miei pensieri da quando l'ho vista sul blog dell'arabafelice...sono curiosa di provarla già sglutinata con la tua ricetta!
    Baci, Ellen

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