giovedì 7 marzo 2013

I traumi della giovane Keira e la torta limoncellosa

Finalmente posso smettere di tediare la rete con storie di traslochi,
scatoloni, scotch e disastri (no, sui disastri non garantisco!!)...
Sono ufficialmente una persona dotata di casa, cucina,
e (meraviglia delle meraviglie) anche di uno sgabuzzino da riempire di farine senza glutine!!
Ho anche già affrontato la scortese addetta dell'anagrafe per il cambio di residenza,
ho montato (anzi ha) (anzi ho guardato mentre Lui faceva)  la bellissima ma complicatissima mensolona a S tutta storta che ci hanno regalato al matrimonio,
quindi direi che ora posso in tutta tranquillità divertirmi a sfornare torte
da offrire agli ospiti curiosi di sbirciare la nuova dimora.

Eravamo un po' preoccupati per Keira,
che dai racconti che ci venivano fatti
"i cani impazziscono ai cambiamenti di casa,
si traumatizzano, si innervosiscono e muoiono.."
Occavolo....qui mi esplode il cane se la porto nella casa nuova troppo brutalmente.
Mi diventa un nevrotico Cujo,
...o magari un nostalgico Hachiko che rivuole la sua adorata stanzetta..
Tuttavia dovevamo pur portarcela...
ancora con gli scatoloni in mezzo a casa...
osservandola di nascosto
Keira e il suo cuscino
"Adesso che fa?"
"Si guarda intorno"
"Dici che è traumatizzata?"...
Poi ha visto il suo cuscino in un angolo,
si è seduta e si è addormentata tranquilla.
Come non è esplosa? Neanche un attacco di rabbia??
Ma verso sera ecco i lamenti.
La pelosa continua a piangere e a chiamarci.
"Ecco....rivuole la sua vecchia casa!!"
(io oltretutto ero in fase oddioètuttouncasino)
piange e scodinzola
mi porta verso lo sgabuzzino dove avevo appoggiato una valigia,
"Povera....vuole che torniamo indietro!!!!"
Poi mi accorgo che non è la valigia che indica...
ma le scatolette...
"Macchè trauma...il cane c'ha ancora fame!!!!"
Dopo il bis di pappa è caduta nel suo solito letargo...

Pare che ai cani non glene freghi un piffero delle case,
fintanto che ci sono i suoi padroni, il suo lettino e una buona razione di pappa.....


Questa torta è una vita che volevo farla, ma non trovavo mai un'occasione giusta per dire "Faccio una torta!!" senza sensi di colpa....e quale occasione migliore dell'inaugurazione di una nuova dimora?!  Addirittura sono mesi che mi sono fatta....ehm...."prestare" una bottiglia di limoncello dai suoceri proprio per questa delizia,  quindi appena ho avuto l'occasione e la scusa l'ho fatta.
Dopotutto dovrò pur provarlo questo forno nuovo, no?!
Inoltre questa torta non crea neppure sensi di colpa alla linea perché è completamente priva di burro e olio.


Torta di mele, mandorle e limoncello SENZA OLIO & BURRO
(dell'Arabafelice)                   per una tortiera di 24 cm di diametro

  • 4 mele (io ho usato le Ambrosia)
  • 2 uova
  • 100 ml limoncello (o se avete la crema di limoncello ancora meglio)
  • 40 ml succo di limone + altri 40-50 ml per le mele
  • la scorza di 1 limone grattuggiata
  • 80 g farina di mandorle (io ho usato 80 g di mandorle tritate nel mixer un po' grossolanamente)
  • 200 g farina senza glutine (io ho usato metà farina per dolci "Il pane di Anna" e metà MixIt!)
  • una bustina di lievito senza glutine (io ho usato il "Colombo")
  • un pizzico di sale
  • 1 cucchiaio di zucchero di canna (mia aggiunta)
Mettere in una ciotola 40-50 g di succo di limone ed affettare finemente le mele, mettendole subito a macerare nel succo in modo che non anneriscano.
Con le fruste montare le uova (intere) con lo zucchero finché non risulti un composto chiaro e ben montato. Versare il composto in una ciotola ed unire il limoncello, la farina di mandorle, i 40ml di succo di limone, la scorza di limone, il sale, e la farina mischiata al lievito. Mescolare bene.
Attenzione: non assaggiate il composto o ve lo finirete tutto!!!
Aggingere quindi quasi tutte le mele affettate (tenendone da parte un po' per decorare) con il loro succo di limone e mescolare bene al composto.
Versare il tutto in una tortiera (io ne ho usata una a ceniera. Attenzione, non usatene una troppo bassa, perché con queste dosi la torta viene bella alta!!!) foderata di carta forno e decoratene la superficie con le fettine di mela tenute da parte. Spolverizzare con lo zucchero di canna.
Cuocere a forno preriscaldato a 180° per circa un'ora (a me ci sono voluti 55 minuti, ma dipende dal forno. Per sicurezza fate la "prova-stecchino"!).


L'Arabafelice consiglia di lasciarla raffreddare prima di sformarla e servirla, ma io avevo i suoceri in casa che mi guardavano bramosi,....così l'ho servita ancora un po' calda.
Buonissima, ma da fredda non si rischia di ustionarsi la lingua!!! -.-
La mancanza del burro e dell'olio non si avverte data la "melosità" estrema dell'impasto. Il limoncello ci sta divinamente!!!

8 commenti:

  1. Ma tesoro, troppo giusta Keira! Se c'è mamma e papà, ovviamente lei e ok!!! Buona la torta, da provare!
    baci
    alice

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  2. E meno male!!
    Altro che trauma!
    L'amore per i padroni è più forte di tuttoooooo!!

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    1. esatto! L'amore per i padroni...e per il proprio cuscinotto...
      bacio

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  3. Ah però, mi sa che Keira ha capito tutto della vita...:-D

    E grazie ;-)

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    1. Grazie a te Stefania...le tue torte sono una sicurezza: riescono sempre e sono sempre terribilmente buone...

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  4. Ciao, è vero i cani soffrono il trasloco, ma è tanto vero che sono molto attaccati ai loro padroni e se voi ci siete ancora per loro non cambia niente!

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    1. Sì, pare che ci siano cani più territoriali di altri...la mia decisamente lo è molto poco...
      meno male!!
      una bacio
      sara

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